Ho da sempre provato una sorta di istintiva repulsione per Prodi, che ricordo bene fin da quando era boiardo democristiano ma ... la vita mi ha insegnato che a volte "si deve" convivere con le persone che ti stanno antipatiche, assolutamente poi quando il traguardo si può conseguire ANCHE col contributo di tali persone !
Ecco perchè oggi io non sono entusiasta ma nemmeno dispiaciuto che Conte dialoghi con Prodi e con chiunque altro ritenga importante e costruttivo ragionare, alla sola condizione di non mettere in mezzo interessi personali.

E il traguardo qui è di passare (davvero!) dal grande MoVimento di reazione, di protesta, di rivolta ... che, giustamente, voleva e doveva abbattere, distruggere, cancellare (una volta avremmo detto anche impiccare ...!) tutto ciò che non andava, non andava, era troppo... per costituire OGGI finalmente, un signor Partito per un signor Governo che ri-costruisca, ri-progetti, ri-formi, ri-lanci questa nostra Patria ineluttabilmente e tragicamente lanciata verso il declino, la morte storica...!

E quando si deve/vuole costruire "anche la brutta pietra serve per la buona muraglia" ... e quindi sta a noi usarla nel modo giusto, metterla al posto giusto, che giovi alla stabilità, forza e bellezza della nostra costruzione!

Se ... si vuole costruire. Se invece si vuole solo continuare la "guerra per bande" nella quale noi italici siamo insuperabili, sin dai tempi dei guelfi e ghibellini, guelfi bianchi e guelfi neri, decine di correnti DC, quasi altrettanti partiti e partitini dal socialismo e comunismo italiano, decine di movimenti indipendentisti siciliani ecc. ecc. per arrivare adesso ai "pro Grillo" e ai "pro Casaleggio" ... non posso seguirvi!

La soluzione, non dimenticatelo, è una sola: i migliori.

Tra questi inevitabilmente ci saranno migliori "migliori" e "migliori" meno migliori, ma devono esser scelti NON a maggioranza ma "a intelligenza", come furono scelti i "candidati ministri" dell'ipotizzato

"governo Di Maio" nel caso avessimo raggiunto il 50+1 % dei voti !

E non a caso tra quei "candidati ministri" emerse Conte, per scelta e per fortuna !

Adesso SAPPIAMO, tra i 300 parlamentari M5s, chi ha dato il meglio di sè e chi il peggio, chi ha ingoiato rospi ma sollevato il suo macigno e chi ha tradito o è scappato ...!

E certamente non hanno affatto aiutato le rigidità delle regole del primitivo MoVimento, quelle che portarono all'espulsione della Cassimatis a Genova, di Pizzarotti a Parma e di tanti altri che furono stupidamente, grettamente immolati sull'ara delle "regole", nuocendo, impoverendo il MoVimento!

E bisogna avere anche il coraggio di riconoscere errori anche innocenti, ma perniciosi, perchè troppo idealistici, ideologici come quello dell' "uno vale uno", alla base della "piattaforma Rousseau" che addirittura è divenuta strumento di divisione anzichè di unità ...!

A maggioranza si può anche sbagliare! Capitelo una buona volta!

A maggioranza possiamo decidere se andare al mare o ai monti, se ordinare pizza o spaghetti ma non se restare all'opposizione o sostenere un ineluttabile, imposto governo Draghi !

Prendetemi una sola azienda al mondo le cui scelte e decisioni strategiche siano decise ... a maggioranza!

A maggioranza si possono fare sondaggi, testare opinioni, aspettative, desideri, bisogni, speranze ... ma poi a decidere, dopo aver studiato, consultato "i migliori", esplorato e valutato ipotesi anche a lunga scadenza, devono essere "i migliori".

Ecco perchè Grillo si è inventato quel "2050" da scrivere a chiare lettere di fuoco sul nuovo simbolo, perchè quello deve essere l'unico traguardo a cui dobbiamo puntare: l'anno in cui o saremo riusciti a far ripartire l'Italia o ne avremo fatto un relitto vagante nella storia del passato ..., o saremo riusciti a dare ai nostri figli e nipoti un pianeta più sano o un pianeta surriscaldato, sconvolto, avvelenato, mortale ...!

Questo è in gioco in questi mesi, non il piccolo orticello mio o tuo!

La distinzione tra elenchi maschili ed elenchi femminili dei votanti é stata introdotta nel nostro ordinamento il 7 ottobre 1947 con la legge n.1058, modificata dalla legge n.1 del 22 gennaio 1966 e pedissequamente recepita dal DPR n.223 del 20 marzo 1967 vigente e cogente tutt'oggi.
L'esigenza di distinguere l'elenco degli elettori da quello delle elettrici proviene da una società in cui era forte la separazione sociale tra i due sessi, tanto da avere classi scolastiche solo maschili e solo femminili e consuetudini di separazione tra maschi e femmine persino nelle funzioni religiose e nei funerali lentamente scomparse, e non del tutto, solo al termine degli anni 70.

Inoltre l'ammissione delle donne al voto nell'Italia unita avvenne per diverse tappe a partire dal 1890, con diverse circostanziate specificazioni, che quindi naturalmente portarono a mantenere separati gli elenchi maschili e femminili anche dopo la parificazione del diritto di voto.

Il mantenimento attuale degli elenchi separati non ha più alcuna utile funzione nè necessità da oltre 70 anni, non solo, ma affermatasi sia la possibilità giuridica di poter cambiar sesso, sia la sussistenza di caratteristiche psicologiche scientificamente difformi dal sesso anagrafico originario, il mantenimento "ad oltranza" di tale separazione di elenchi ai fini elettorali risulta non solo inutile, ma anche fuorviante e discriminatorio, con forte penalizzazione di chi psicologicamente, fisicamente, legalmente o per tutti questi motivi insieme non coincida con l'appartenenza al sesso indicato negli elenchi elettorali separati per genere.

Chiunque comprende l'ingiusto imbarazzo di persone costrette a fare outing non voluti e oltretutto irrilevanti ai fini elettorali, chiamate a giustificare il loro aspetto maschile se anagraficamente risultano femmine o femminile se anagraficamente risultino maschi, quando l'identità di genere, qualunque essa sia, non è assolutamente rilevante per la manifestazione del proprio inalienabile diritto di voto, costituzionalmente garantito tranne nei casi espressamente vietati dalla legge e, comunque, mai per motivi attinenti al proprio sesso o preferenza sessuale.
Per tali motivi è assolutamente indispensabile e urgente che il DPR n.223 del 1967 venga "naturalmente" emendato semplicemente cassando l'espressione "distinte per uomini e donne" contenuta all'art. 5 e disponendo quindi l'unificazione presso ogni comune degli elenchi elettorali fino ad oggi separati per sesso.
Tale modifica non comporta nessun onere finanziario, è immediatamente eseguibile e costituisce una riparazione dovuta e urgente per migliaia di elettrici ed elettori sino ad ora ingiustamente ed inutilmente stigmatizzati.
Per contro continuare a non farlo o rimandare tale importante e semplice modifica rappresenterebbe insensibilità verso migliaia di persone incolpevolmente costrette ad esternare pubblicamente le loro più intime scelte e condizioni, configurando una proterva quanto sterile incapacità di manifestare nei loro confronti lo stesso rispetto dovuto ad ogni cittadino.

Vienna: 2.11.2020

Sono ripresi gli attentati in Europa da parte di estremisti islamici, tornando a riempire le nostre strade di morti innocenti e le nostre anime di disgusto, più che di paura ...

Questi attentatori hanno scelto di lasciare i loro Paesi di provenienza, islamici, per venire da noi perchè noi siamo "ricchi", anche se molti nostri vecchi rovistano nella spazzatura, molti nostri concittadini mangiano alla Charitas, alcuni imprenditori si suicidano perchè falliscono ...

E vengono da noi perchè siamo "buoni": noi accogliamo TUTTI, anche i criminali, e se continuano a delinquere anche da noi, a spacciare, a rubare, a sfruttare prostitute ... noi facciamo finta di non vedere o, se li arrestiamo, li scarceriamo in giornata e non solo una volta: sempre...

Quando proprio vogliamo punirli gli mettiamo in mano un foglio su cui è scritto l'ordine di tornarsene nel loro Paese, facendo bene attenzione che questo foglio non sia troppo ruvido perchè non si facciano male quando lo useranno per pulircisi il culo e continuare a delinquere, beatamente impuniti, e a girovagare in giro per l'Europa...

Molti di questi terroristi addirittura sono ben conosciuti dalle forze dell'ordine ma, se sono riusciti, grazie alle nostre leggi protettive, a divenire nostri cittadini ci limitiamo a scriverne nome e cognome negli elenchi dei "sospettati", lasciandogli tutto il tempo e l'agio di scegliersi l'obiettivo da colpire e i mezzi per farlo.
Però poi quando sgozzano, sparano, terrorizzano gridando "Dio è grande!" non manchiamo di indignarci, di proclamare la nostra invincibile resistenza al loro orrore e difesa dei nostri ideali di libertà e democrazia in nome dei quali processiamo i nostri poliziotti se per caso gli hanno torto un capello mentre li arrestavano, e ci assicuriamo che abbiano vitto, alloggio e assistenza medica in comode celle singole, mentre altri detenuti meno bestie dormono in celle sovraffollate coi letti a castello ...

E aumentiamo i miliardi che già spendiamo "per la nostra sicurezza" da questi animali: telecamere, scanner, controlli sempre più dappertutto, sempre più invasivi, sempre più onerosi ... che però NIENTE POSSONO contro chi sceglie liberamente quando, chi e come colpire, a sorpresa, tanto non ha neppure paura di rischiare la propria vita, convinto com'è che nel suo paradiso ci saranno 72 vergini a sollazzarlo ...

Tutto ciò avviene ormai da decenni ..., i più giovani non possono neppure fare il confronto tra PRIMA e dopo l'arrivo di questi animali tra noi, quando non dovevi arrivare anche più di due ore prima dell'imbarco in aeroporto, quando non dovevi toglierti le scarpe, la cintura, rinunciare a portarti persino la bottiglia d'acqua, quando la droga non era in ogni quartiere, quando a nessuno di noi veniva in mente che uscendo normalmente per le nostre strade si potesse finire decapitati, senza neanche sapere perchè ...!

Anzi, lo sappiamo bene perchè: perchè non vogliamo difenderci, non vogliamo davvero nè perseguire, nè espellere, nè incarcerare a vita anche se loro alla loro stessa vita non danno nessun valore...

Nizza: 29.10.2020

Non vogliamo, perchè fuori dall'Europa altri Paesi non sono stolti come noi, e non voglio parlare della Cina che fa esattamente il contrario di noi, cioè anzichè lasciar liberi e rispettati tutti, terroristi compresi, controlla e limita la libertà di tutti, ai terroristi assicura la pena di morte e ai loro simpatizzanti fornisce una lunga e severa "rieducazione" che gli fa passar la voglia di andar decapitando e sparacchiando in giro.

Voglio parlare di un Paese democratico e libero come l'Australia dove l'immigrazione è semplicemente ferreamente controllata, chi vuole entrare deve dire perchè vuole farlo, dove deve andare, con quali soldi si deve mantenere e, soprattutto, quando dovrà andarsene via e, nonostante ciò, molto discrezionalmente sono le autorità che alla fine decidono se tu puoi o non puoi entrare e, nell'attesa ti detengono in specie di lager su apposite isole (Non a caso in Australia non c'è nessun clandestino!).

Hanno bisogno di manodopera o di particolari professionisti? Ne stabiliscono il numero e scelgono quali requisiti, anche di provenienza, debbano avere scartando chi non li ha o non accetta le condizioni poste.

Protestano l'ONU, Amnesty e simili? Se ne infischiano serenamente. Perchè loro lo fanno e noi siamo così renitenti, così "garantisti" o così babbei?

Perchè abbiamo invertito e confuso i nostri valori: è un bellissimo principio rispettare gli animali, ma dalle bestie feroci, dagli scarafaggi bisogna difendersi.

E chi è persino disposto a rischiare di sacrificare la sua stessa vita per uccidere degli INNOCENTI, per causare dolore, paura e morte, per imporci poi il suo stesso folle credo, le sue stesse paranoie, non è umano, è un feroce e puzzolente scarafaggio che va distrutto senza se e senza ma.

Fino a quando questo non vorremo capirlo resteremo alla loro mercè, a piangere stupide lacrime di coccodrillo sui nostri morti innocenti.

Questa è l'isola di Nauru,dove vengono detenuti
gli immigrati irregolari in Australia

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

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     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

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     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

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     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
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     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

     Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

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     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

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     E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

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     Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

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